Emilia Anselmi Malatesta

Romana, infermiera volontaria della CRI, seguì il primo corso d’infermiera a Roma nel 1908 e nello stesso anno venne incaricata di organizzare i soccorsi per il terremoto di Messina. Prestò poi servizio sulla nave-ospedale Menfi (qui, per l’amabile disponibilità fu considerata la “mamma di tutte”). Nominata ispettrice del Comitato regionale romano nel 1912, in occasione del terremoto di Avezzano del gennaio 1914 riuscì a organizzare in breve tempo un ospedale CRI nel convento di Sant’Egidio, dove prestò la propria opera. A lei si ascrive il merito di aver portato le scuole per infermiere dalle 68 del 1915 alle 176 del 1918. Dal 1915 fianco di Elena d’Aosta come segretaria, si conquistò con merito una Medaglia di Bronzo al Valor Militare che dopo, la sua morte prematura a causa della Spagnola presa tra e corsie degli ospedali, le sarà commutata in Medaglia d’Argento alla memoria.