Costanza Faà di Bruno

Costanza Faà di Bruno aveva sposato il conte Alvise Nicolò Mocenigo, grande proprietario terriero veneto, il cui avo omonimo aveva fondato nel Settecento il centro ‘ideale’ di Alvisopoli, secondo un utopistico disegno urbanistico e bonificando migliaia di ettari. Quarantenne, Costanza, ispettrice della Croce Rossa di Venezia, già imbarcata sulla nave Memfi durante il conflitto italo-turco, era andata volontaria al fronte assieme alla cognata Bianca Mocenigo. Entrambe rimasero a curare i feriti anche sotto le bombe che a maggio 1916 colpirono San Giorgio, meritando la medaglia di bronzo. Quindi, Costanza tornò a Venezia, a occuparsi come ispettrice dei vari ospedali militari, mentre Bianca seguì l’ospedale n. 42 Vicenza, per essere inviata poi a Salonicco con il Corpo di spedizione italiano.