Angelo Signorelli

Angelo Signorelli (1876-1952) insegnò solo per pochi mesi (gennaio-aprile 1917) Semeiotica medica a San Giorgio di Nogaro; ma la sua è, per molti aspetti, la personalità più interessante dal punto di vista culturale nel novero – di per sé già eccezionale – dei docenti confluiti nell’esperienza dell’Università Castrense. Fervente interventista, partito volontario il 28 agosto 1916, Signorelli prestò la propria opera come maggiore medico negli ospedali di Udine. Nato a Gioia del Colle in provincia di Bari, Signorelli si laureò a Roma, manifestando iniziali simpatie anarchiche, che pagò anche con un breve periodo di carcere. Nei primi anni romani conobbe Olga Resnevic, giovane studentessa (fu una delle prime donne-medico di Roma), che aveva abbandonato la Lettonia; donna di grandi sensibilità culturali e umanitarie condivise con Signorelli anni di fervido impegno ideale. La loro casa-ambulatorio di via XX Settembre diventò il cuore della vita culturale romana, dove s’incontravano abitualmente artisti e intellettuali: Soffici, Cardarelli, Ungaretti, Slataper, e in seguito, Papini, Giani Stuparich, Zanotti Bianco, Medardo Rosso. La frequentò anche l’attrice Eleonora Duse, di cui Olga scrisse poi un’apprezzata biografa.

Signorelli fu tra i primi sostenitori di artisti che sarebbero diventati in seguito i protagonisti dell’arte italiana del Novecento. Fece opera di mecenatismo nei confronti di molti giovani artisti in difficoltà economiche, fra cui Soffici, De Pisis e De Chirico; quest’ultimo annotò nelle sue memorie: «Il professor Signorelli è stato il primo italiano che mi ha acquistato un quadro […]. La mostra ebbe un successo mediocre. Fu venduto un solo quadro non metafisico di tutta la mostra che era un ritratto di ragazza: l’acquirente fu il professor Angeli Signorelli il quale, prudentemente, scelse la pittura meno metafisica della mia esposizione

Tornato dalla guerra, Signorelli si consacrò alla medicina sociale, trasformando il proprio studio in gabinetto radiografico per la diagnosi della tubercolosi. Nel 1922, pur non essendo iscritto al partito fascista, fu tra i primi a Roma a visitare e a curare Mussolini. Nel 1923 in occasione di un congresso a Mosca, ebbe modo di visitare Lenin, allora sofferente per un’emiplegia destra; per questo fu sospettato di comunismo e sottoposto a sorveglianza speciale. Dovette così abbandonare l’Istituto di San Gregorio al Celio e continuare la sua opera nell’«attrezzatissimo e modernissimo laboratorio per raggi X» di casa.

Struttura di provenienza
Università Università di Roma
Ruolo Docente
Ruolo in Castrense
Inizio periodo 1 Gennaio 1917
Fine periodo 31 Marzo 1917
Anno di insegnamento II anno - Università Castrense - sezione staccata dell'Università di Padova
Disciplina di insegnamento Semeiotica medica (solo II anno)
Ruolo Docente
Organo di appartenenza Stato Maggiore
Grado militare Maggiore medico
Produzione scientifica durante il periodo trascorso all'Università Castrense
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