Ottorino Rossi
L’esperienza di San Giorgio di Nogaro fu importante anche nel percorso professionale di Ottorino Rossi (1877-1936), pioniere delle neuropatologie in Italia, chiamato da Tusini alla cattedra di Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università Castrense. Iscrittosi nel 1895 alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università di Pavia, durante il corso di studi frequentò l’Istituto di patologia generale e istologia diretto da Camillo Golgi, premio Nobel per la medicina nel 1906 per le antesignane ricerche sulla struttura del sistema nervoso. Laureatosi con lode nel 1901, proseguì gli studi presso la clinica neuropatologica diretta da Casimiro Mondino e presso l’istituto di Golgi, il centro italiano più importante per la ricerca biologia, dedicandosi alla neurologia e alla psichiatria. Dopo aver completato la preparazione clinica a Firenze sotto la guida di Eugenio Tanzi e a Monaco di Baviera presso l’istituto diretto da Emil Kraepelin, insegnò all’università di Siena, Sassari e nel 1925 a Pavia. Diventato rettore dell’università di Pavia nel 1925, resse questo ruolo fino alla sua morte, nel 1936.
Ottorino Rossi «Dal 1902 al 1906 fu assistente a Pavia, dal 1906 al 1911 aiuto presso E. Tanzi nel R. Istituto superiore di Firenze. Libero docente nel 1906, professore incaricato a Siena nel 1910, a Sassari nel 1911, poi ivi ordinario, nel 19124 passò a Pavia dove dal 1925 alla morte fu rettore dell’università. Fu anche membro del Consiglio superiore del Ministero dell’educazione nazionale, del Consiglio nazionale delle ricerche e deputato al parlamento. Con numerosi lavori propri e della sua scuola, improntati a fondamenti biologici sempre più estesi e più solidi, portò un notevole contributo in vari campi della sua specialità».
In sua memoria è stato istituito nel 1990 «Ottorino Rossi Award», premio internazionale conferito annualmente come riconoscimento ai più significativi contributi nell’area delle neuroscienze.